Quadri di Botticelli: ecco le opere più famose
Tutti conoscono i quadri di Botticelli. Le sue opere sono rimaste nella storia come simbolo indiscutibile dell’arte del Rinascimento. Insieme a lui pochi altri pittori sono riusciti nell’intento di rimanere impressi nella memoria: Leonardo da Vinci e Raffaello Sanzio. Impariamo a conoscere meglio uno dei massimi esponenti dell’arte italiana e i suoi quadri più famosi.
Sandro Filipepi, detto il Botticelli
Botticelli, noto anche come Alessandro Filipepi, nacque a Firenze nel 1445. Le sue influenze originarie si devono ai suoi primi maestri, con cui condivise la bottega: Filippo Lippi e Andrea Verrocchio. Presso quest’ultimo si formò anche un altro pittore degno di nota: Leonardo da Vinci.
Nel 1470 Botticelli era già evoluto artisticamente a sufficienza da meritarsi l’apertura di una bottega artistica tutta sua. Ma fu presso la famiglia De Medici che conobbe il massimo splendore, nella culla del Rinascimento: Firenze. Anche la Capitale fu lieto di accoglierlo e durante il suo soggiorno a Roma ebbe l’onore e il merito di dipingere la Cappella Sistina. I soggetti e i temi mistici gli furono cari soprattutto nell’ultima fase artistica, momento che coincise con l’adesione alla corrente religiose facente capo a Gerolamo Savonarola.
La Primavera
Uno dei quadri più famosi di Botticelli resta senza ombra di dubbio la Primavera.
Anno: 1478/1482
Ubicazione: Galleria degli Uffizi
Storia e descrizione: Una delle opere più celebri del Rinascimento italiano. Per somiglianza di formato, storia e riferimenti è stata associata spesso ad un altro quadro simile: Nascita di Venere. Il significato è ancora oggetto di studio da parte degli esperti. Il dipinto fu realizzato per Lorenzo De Medici. Le figure al centro potrebbero ispirarsi al tema natale del committente, dominato appunto da Venere e Mercurio.
La scena raffigura un boschetto di aranci e di arbusti su cui si stagliano nove personaggi. Il prato è colmo di vegetazione disegnata con una tale precisione da consentire l’individuazione delle specie di fiori, dal gelsomino al fiordaliso. La storia dell’arte concorda sulla lettura da destra verso sinistra. In questo ordine troviamo:
- Zefiro, vento di sud
- Clori, ninfa
- Flora, personificazione della primavera
- Venere
- Cupido
- Le tre grazie
- Mercurio
I livelli di lettura sono diversi. Quello mitologico è il più affascinante, ma anche quella filosofica è stata ampiamente dibattuta, insieme a quella storico-dinastica della famiglia del committente.
Stile: Quest’opera consente di individuare i tratti tipici dell’arte di Botticelli:
- La ricerca della bellezza
- Linea di contorno
- Pose sinuose e morbide
- Profili perfetti
- Figure armoniose
Mentre la tecnica utilizzata è tipicamente accurata e diversa a seconda del soggetto rappresentato e delle zone. Le specie vegetali si stagliano su uno sfondo nero mentre sul beige si innalzano le figure, per dare risalto e leggerezza al risultato finale.
Nascita di Venere
Anno: 1482/1485
Ubicazione: Galleria degli Uffizi
Storia e descrizione: Icona, come la precedente opera, del Rinascimento e simbolo anche della città che l’ha vista nascere: Firenze. Quest’opera fa coppia vincente con la Primavera, ed è una delle imprese più elevate del pittore. La sua Venere è stata assunta come ideale di bellezza femminile dell’epoca. Anche in questo caso le datazioni sono confuse. Alcuni esperti la ritengono precedente alla Primavera, altri le sospettano vicine, altri ancora sono convinti che la Venere sia successiva.
Il quadro, anche se il titolo dovrebbe essere esplicativo, non vuole raffigurare la Nascita di Venere ma piuttosto il suo arrivo sull’isola di Cipro. La sua figura armoniosa giunge su una conchiglia aperta, fluttuando leggermente sulle onde del mare e la sua bellezza risplende come quella di una scultura antica. Zefiro, il vento che l’accompagna, si abbraccia ad una figura femminile, simboleggiando ipoteticamente la passione fisica che accompagna l’atto e l’impeto di amore (che Venere incarna). Sulla riva una giovane porge alla dea un drappo rosa con dei fiori ricamati, per proteggerla. Il modello a cui si rifà la figura di Venere è quello classico, mentre si narra che il volto fosse quello di Simonetta Vespucci, una giovane donna dell’epoca la cui bellezza fu decantata da molti artisti e poeti.
Stile: Il lungo collo e altri elementi del corpo della Venere confermano la tendenza del Botticelli a sacrificare la perfezione in virtù dell’armonia e dell’ideale. La pittura venne eseguita su tela, cucendo due stoffe di lino e imprimendole con del gesso leggermente sfumato di blu, particolare che conferisce all’opera un tono azzurrino.
Punizione dei Ribelli
Anno: 1480/1482
Ubicazione: Cappella Sistina
Storia e descrizione: Affresco che appartiene al periodo romano di Botticelli. La partenza per Roma avvenne per volere di Lorenzo il Magnifico, che inviò lui e altri artisti come ambasciatori della superiorità artistica della cittadina fiorentina. In un tentativo di riconciliazione con il Papa di allora nacquero i lavori presso la cappella.
Il tema è la continuità tra Vecchio e Nuovo Testamento, rappresentata da parte di Botticelli in tre opere. Fu costretto a tornare presto a Firenze a causa della morte del padre.
Questo dipinto rappresenta i castighi inflitti ai sacerdoti ebrei a causa del rifiuto contro l’autorità del popolo eletto, capeggiato da Mosè e Aronne. In maniera sottile Botticelli ha voluto mettere in scena ciò che spettava a chi osava mettere in discussione l’autorità di Dio rappresentata dal Papa. Anche in questo caso il dipinto si legge da destra verso sinistra. Così troviamo:
- Giosuè che salva Mosè
- Mosè che sparge il fuoco divino sui sacerdoti ribelli
- La terra che inghiotte i Leviti
Lo stile è tipico delle raffigurazioni della cappella sistina, per garantire un risultato omogeneo. Una gamma cromatica ricca e rifinita in oro per far brillare le pitture alla luce delle candele. Forse appare più dispersivo dei precedenti a causa della complessità della narrazione.
Queste sono solo tre dei quadri famosi di Botticelli, ma sono quelli che tutto il mondo ci invidia, quelli che rappresentano l’altissimo livello di produzione artistica dell’epoca rinascimentale che tuttora resta ineguagliabile. Se vuoi diventare esperto conoscitore dell’arte e lavorare nel settore per contribuire allo sviluppo e alla valorizzazione del patrimonio italiano e internazionale puoi iscriverti ad uno dei Master dell’Area Artistica dell’Università degli Studi Niccolò Cusano. Ecco alcune proposte:
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