Come diventare magistrato militare: studi e possibilità
Diventare magistrato militare non è semplice, dobbiamo dirlo in partenza. Sono poche decine le persone che ricoprono questo ruolo in Italia. Non se ne sa molto, ma indubbiamente svolge un compito rilevante e delicato, dovendo intervenire in tutte le questioni che vedono come colpevoli di reato rappresentanti delle Forze Armate italiane. In questo articolo tenteremo di illustrare in modo semplice le funzioni che svolge e come funziona la magistratura militare, per indagare anche le eventuali differenze con la magistratura ordinaria.
Il magistrato militare: chi è
Per definire ed inquadrare in modo più preciso la professione del magistrato militare dobbiamo parlare più in generale della magistratura militare. Questa è retta da un’organizzazione e da un regolamento diverso da quella ordinaria. Anche se nel 1981 una riforma a ridotto le differenze tra le due tipologie ancora ne sussistono. In quella data venne soprattutto eliminata la presidenza degli organi giudiziari militari a carico di un ufficiale per passare in mano a un magistrato civile.
Di solito i tribunali militari sono costituiti da tre membri: due magistrati militari e un ufficiale. La Corte d’Appello è costituita da cinque membri: tre magistrati e due ufficiali. Il ruolo giurisdizionale viene coperto per due mesi, allo scadere dei quali gli ufficiali vengono nuovamente estratti a sorte. In caso di guerra si assiste a diverse procedure, ad esempio, in via eccezionale si può ricorrere alla Cassazione anche se la sentenza è stata emessa dall’organo giudiziario militare.
Magistratura militare: struttura
Per conoscere meglio questo tema e il suo funzionamento dobbiamo ribadire l’esistenza di due gradi di giudizio: il tribunale militare e la Corte d’Appello militare. L’esercizio dell’azione penale e la funzione requirente sono invece sotto affidamento alla procura militare. L’organizzazione della magistratura militare può essere compresa meglio se descritta dettagliatamente. A tal proposito abbiamo ideato uno specchietto riassuntivo che ti permetterà di tenere sotto controllo e comprendere meglio qual è la sua struttura. Nel dettaglio troviamo:
• Tre tribunali militari (Verona, Roma, Napoli)
• Tribunale militare di sorveglianza
• Corte d’appello militare
Queste ultime due hanno sede a Roma. Per conoscere la disciplina e il funzionamento di esse è necessario possedere nozioni di giurisprudenza. Le leggi che reggono i tribunali, l’organizzazione che ne stabilisce la composizione e le aree di giurisdizione è contenuta all’interno di un decreto legislativo del marzo 2010, denominato “Codice dell’arruolamento militare”. In questo codice, una fonte del diritto della magistratura militare vengono tracciate le direttive giuridiche per derimere le sue questioni, come i tribunali militari di bordo e quelli che operano all’estero, all’interno dei corpi di spedizione.
Nonostante le principali sedi si trovino a Roma, la magistratura militare opera in tutta Italia. Risale al 2005 la redistribuzione del territorio, che segue il seguente schema.
La magistratura militare è diramata in tutta la Penisola. Dopo la riforma del 2005 la sua distribuzione sul territorio è ripartita come segue:
- 3 tribunali e procure, a Verona, Roma e Napoli
- Verona ha la competenza territoriale su Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia, Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli-Venezia Giulia ed Emilia Romagna
- Il tribunale militare e la procura militare di Roma hanno la competenza in Toscana, Marche, Lazio, Abruzzo, Umbria e Sardegna
- Il tribunale militare e la procura militare di Napoli assumono la competenza territoriale relativa alle regioni Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia
- le sezioni di Corti d’appello militari di Verona e Napoli sono soppresse, e i relativi uffici della Procura generale militare della Repubblica, sono unificate con l’unica Corte militare d’appello di Roma, con competenza su tutto il territorio nazionale
Come diventare magistrato militare
Dopo questa introduzione dobbiamo concludere l’articolo spiegandoti quali sono le tappe per intraprendere questa carriera. Per accedere alla professione è previsto un concorso. Per accedere al concorso bisogna già essere magistrati e aver compiuto quarant’anni d’età. Il concorso prevede l’esistenza di una commissione esaminatrice, composta da cinque magistrati tra militari e ordinari e professori delle facoltà di giurisprudenza.
Le materie del concorso sono:
- diritto penale militare
- diritto penale
- diritto civile
- procedura penale
- procedura pena militare
- diritto romano, amministrativo, costituzionale
Le domande dell’esame scritto e di quello orale faranno riferimento a queste materie. Però a parità di voti vengono preferiti coloro che si sono spesi per il valore militare, ad esempio personaggi insigniti di medaglia al valore militare, mutilati e invalidi di guerra, orfani di guerra e figli degli invalidi di guerra, combattenti e chiunque altro abbia prestato servizio all’interno dell’amministrazione militare.
Insomma diventare magistrato militare non è semplice perché prevede e favorisce chi ovviamente ha maggiore esperienza nel settore militare. Devi valutare l’idea di fare due carriere, una tra le Forze Armate e una studiando Giurisprudenza. Una cosa non esclude l’altra. Grazie all’Università Telematica Niccolò Cusano puoi studiare e lavorare contemporaneamente, trovando il giusto equilibrio tra impegno di studio e lavoro o carriera militare, una soluzione sempre più gradita ai militari e ad altri professionisti che non rinuncerebbero mai a una delle loro due passioni: lavorare e studiare.