Come e perché ascoltare suoni naturali migliora la concentrazione
Studi? Lavori? Hai bisogno di ascoltare suoni naturali per migliorare la tua concentrazione. Non serve essere laureati in psicologia (anche se è sempre molto bello studiarla) per riconoscere l’immenso potenziale positivo che può avere la vibrazione del suono a livello cerebrale. Capita spesso di riscontrare pareri soddisfatti di studenti e lavoratori che iniziando ad scegliere playlist di suoni naturali sul luogo di lavoro hanno migliorato la qualità della propria vita e, udite, udite… anche del proprio rendimento.
Suoni naturali: il cervello ringrazia
Sono numerose e si susseguono in tutto il mondo le ricerche sulla concentrazione e sui poteri della mente. Per quanto riguarda proprio l’attenzione e la capacità di mantenere un focus su un’attività mentale sembra paradossale ma si è scoperto che il rumore che provocano gli agenti atmosferici ha la capacità di produrre una reazione benefica e rilassante nel nostro cervello, tale da innalzare il livello di concentrazione senza sforzo. I rumori possono essere diversi, ma sembra che la caratteristica comune sia sempre la stessa, almeno per quanto riguarda quelli che hanno effetti positivi: suoni che nascono dalla natura.
È stato scientificamente dimostrato che lavorare con un rumore di fondo, una sorta di colonna sonora a basso volume, sia cosa graditissima alla nostra mente, che può così evitare tutte le altre superflue e nocive interferenze, come il rumore della tastiera del collega, la fotocopiatrice, le sedie che si spostano e molte altre fonti di rumore, seppur minimo, che esistono dentro un ufficio, soprattutto se condiviso.
Pensa che questa tecnica, quella di coprire i suoni fastidiosi con suoni più gradevoli ha anche un suo proprio nome: sound masking. Forse tu che ti dedichi tanto allo studio per gli esami in facoltà ancora non lo conosci, ma sappi che esiste chi lo applica da quarant’anni. Insomma, non è niente di innovativo, ma è sicuramente qualcosa di molto efficace. In alcuni contesti professionali è talmente conosciuto e radicato da spingere i responsabili delle risorse umane ad attivarsi per richiedere negli uffici la diffusione di suoni naturali per la concentrazione a lavoro.
Suoni della natura: i più efficaci
Ma tra tutti i suoni della natura, quali sono quelli che ti permettono di avere maggiore concentrazione? Cosa dice la psicologia riguardo a questi suoni? Scopriamo quali scegliere a seconda dei benefici che vogliamo ricavarne, anche grazie alla ricerca di Orfeu M. Buxton, un grande esperto di benessere e di ricerca in campo bio-comportamentale, che fu uno degli studiosi in grado di fornire spiegazioni sul perché il rumore delle onde dell’oceano o di un tuono, ad esempio, potessero indurre sonno, concentrazione e in generale stati di rilassamento.
Tu dirai: è abbastanza intuitivo. Quando cammini dentro una foresta stai talmente tanto bene che quando avverti, anche lontanamente, i suoni che vengono generati in mezzo alla vegetazione, dentro il tuo corpo si sprigiona una reazione positiva. Hai ragione.
Prova a fare un’ulteriore esperienza diretta per capire quali suoni hanno degli effetti su di te. Sdraiati sull’erba, oppure siediti accanto ad un albero e cerca di registrare i vari suoni che ti si offrono. Il primo grande stupore ti coglierà quando ti renderai conto che sono molti di più di quanto tu avessi immaginato o mai percepito attentamente.
I canti degli uccelli si sommano al ronzio degli insetti, ai versi dei mammiferi, all’acqua di una fontana, al fruscio di uno stelo d’erba. Il vento e il mare, ad esempio, sono un mix perfetto per portare pace e concentrazione in un intenso pomeriggio di studio.
Anche se stai rinunciando a fare un tuffo in spiaggia perché devi preparare la tesi del tuo corso di laurea puoi sempre rivolgerti a questa soluzione, efficacissima e stupefacente.
Ascoltare suoni naturali: i nostri consigli
Anche se stai in città non significa che devi rinunciare al piacere dei suoni naturali. Forse non sai che anche il temporale è un’ottima colonna sonora. Certo, sei hai paura di fulmini e saette, di tuoni e lampi, non ti consigliamo di aprire la finestra. C’è una soluzione più pratica e altrettanto efficace: ascoltare suoni naturali in cuffia!
Un consiglio su tutti: i suoni acquatici. Le acque provocano una musica molto efficace ed evocativa, che a livello energetico si dice sia in grado di lenire le emozioni più dure. Probabilmente, come sostiene la moderna psicologia, l’acqua ci riporta alla nostra memoria uterina, quando eravamo immersi nel liquido amniotico. Quindi spazio alle onde del mare, al suono delle onde che si infrangono sulla sabbia, oppure alle gocce che cadono in un calmo laghetto e producono un dolce ticchettio.
In seconda posizione possiamo suggerire il canto degli uccelli, perché, come sosteneva l’etnomusicologo Schneider, la natura produce suoni terapeutici perché il suo è un suono puro, pieno dell’energia vitale degli elementi, armonioso, senza interferenze umane o tecnologiche. Una sorta di pulizia delle orecchie, e della mente, che ci regala tramite i suoni naturali la concentrazione che cerchiamo.