Come scrivere una tesi di ricerca: la guida passo passo

Scrivere una tesi di ricerca non è uno scherzo. Lo sai, te lo hanno già detto in tanti, ma tu sei ostinato e vuoi fare di testa tua. Bene, molto bene. Ma sappi che ti aspetta un grande lavoro di studio e di metodo. Pronto ad affrontarlo a testa alta? Ecco i consigli per non perdersi d’animo e portare a casa il risultato che desideri.

Scrivere una tesi di ricerca: gli spunti

progetto di tesi sperimentaleHai frequentato l’università con tanto entusiasmo, questo ti fa onore, complimenti. Stai davvero per toccare con mano il frutto di ripetuti sforzi, tieni duro ancora per poco. L’elaborazione della tesi è importante, la scelta delle modalità con cui realizzarla ancora di più. Hai scelto una tesi di ricerca, anche chiamata sperimentale, che si discosta dalla tesi compilativa per metodo e intenzioni.

Sviluppare una tesi sperimentale è una scelta coraggiosa, che spesso implica un impegno più grande o perlomeno delle metodologie e delle proposte innovative. L’idea che muove un progetto di tesi di questo tipo è quella di fornire un nuovo punto di vista, che solitamente parte da una ricerca sul campo o da un’idea o una nuova teoria dello studente.

Lavorare per obiettivi quando si scrive una tesi di ricerca è importantissimo. Fissa fin da subito, nero su bianco, qual è l’obiettivo ultimo del progetto. Quello che nel gergo dell’economia e del marketing si chiama la mission. Così avrai il tuo filo conduttore, una sottile linea rossa che ti accompagnerà lungo la strada senza farti deviare dalla destinazione finale. Il tuo lavoro sarà chiaro e orientato, fin da subito.

Tesi di ricerca: cosa ti aspetta

Fino alla fine non puoi sapere cosa ti aspetta quando scegli di scrivere una tesi di ricerca. All’inizio sei totalmente ignaro. Meglio così, non spezzerai l’entusiasmo prima di giungere a metà del lavoro. Un concetto da chiarire fin da subito è che la tesi sperimentale o di ricerca non precluda un approfondimento teorico, anzi, nei progetti di tesi di laurea in cui è presente sia la parte teorica che quella sperimentale si nota un livello qualitativo maggiore. Il lavoro è più chiaro, l’argomentazione meglio inquadrata. L’analisi delle fonti è quasi sempre alla base di ogni tesi, per una ricerca serve a trovare conferme reali all’impostazione di pensiero.

Per darti suggerimenti concreti sulla scrittura della tesi sperimentale e di ricerca ci concentreremo su tre aspetti:

  • Metodologia e strumenti di ricerca
  • Introduzione
  • Conclusione

È quanto abbiamo espresso fin da subito. Non solo è importante l’argomento, ma il metodo sperimentale che hai scelto per discuterlo e gli strumenti che hai utilizzato. Nel cuore della tesi esprimerai questo. Vedremo come. Nell’introduzione e nella conclusione fornirai le premesse che hanno mosso il tuo interesse verso quella ricerca e verso quali obiettivi tendevi e nella conclusione rafforzerai a troverai conferme alla tua argomentazione.

Scrivere l’introduzione e conclusione della tesi sperimentale

Una parte rilevante per tutti i tipi di tesi. In qualsiasi corso di laurea al momento della stesura si dà molta importanza all’introduzione. In questo caso ancora di più. E già da ora ci teniamo a sottolineare che l’idea migliore è quella di rimandare a lavoro terminato la scrittura dell’introduzione. Non è un primo capitolo, è un capitolo che serve a inquadrare il lavoro in modo generale ed obiettivo in primis, e in seconda battuta per fornire indicazioni preliminari su quali saranno i punti di forza del lavoro e gli obiettivi dell’esposizione. Tutto questo si può fare solo a lavoro ultimato, quando sono state limate eventuali criticità, quando sono state valorizzate le parti che davano maggiore spessore e possibilità di approfondimento e comprensione del progetto e della ricerca.

Per scrivere un’introduzione della tesi in modo ottimale cerca sempre di:

  • Spiegare l’oggetto in modo semplice e diretto
  • Motivare il tuo lavoro e cosa ti ha spinto a farlo
  • Esporre gli obiettivi peculiari

Lo stesso discorso vale per la conclusione. Ma in quest’ultima, oltre a scriverla alla fine, dovrai motivare e confermare la tesi di fondo della ricerca, portando altre argomentazioni a supporto e lasciando intuire le conseguenze positive a cui conduce la tua ricerca.

Metodi di ricerca per la tesi sperimentale

Dopo una valanga di parole forse ancora non è chiaro. Ma l’unico vero tassello che fa la differenza in una tesi di ricerca è il metodo. La metodologia di ricerca utilizzata può essere espressa anche nell’introduzione, ma dovrà essere esposta anche nel corso della trattazione, soprattutto per le tesi dei corsi di laurea magistrale. Chiarisci sempre come hai lavorato e quali strumenti hai utilizzato.

Metodi e strumenti dipendono dalla disciplina, anche se nella sperimentazione più innovativa può accadere che metodi di alcune materie vengano applicati ad altre, e a volte i risultati sono sorprendenti. Per arrivare a questi livelli è necessaria una grossa padronanza di entrambe le materie e accade più spesso nei dottorati e nei master, non nei corsi di laurea.

Per giungere all’obiettivo della tua tesi gli strumenti sono fondamentali, e da essi dipendono i metodi. Gli strumenti di ricerca più frequenti sono:

  • Testi
  • Internet
  • Riviste
  • Indagini
  • Interviste
  • Ricerca sul campo

Oltre le biblioteche c’è un mondo, e se stai scrivendo una tesi di tipo sperimentale lo sai bene. Hai scelto una strada non tradizionale, quindi stai sicuramente lavorando con strumenti innovativi. Anche il tuo relatore può suggerirti di integrarne di nuovi, come la statistica, il mezzo fotografico e altro. Negli ultimi anni l’accademia si è aperta a tante novità, sarà ben felice di vederti tirare fuori qualcosa di nuovo, purché valido.


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