Come scrivere le conclusioni di una tesi compilativa?

Sei arrivato alla stesura delle conclusioni della tesi compilativa. E già i fuochi d’artificio vengono messi in fila nel cortile dell’università. Tutti attendono di festeggiare il tuo momento. Ma tu, tu no. Tu stai pensando a queste benedette conclusioni. Ti capiamo perfettamente, ci siamo passati tutti. Il tuo elaborato è quasi pronto. In questa fase ti devi concentrare attentamente per fare in modo che tutto il tuo sforzo, l’impegno e la conoscenza profusa possano essere valorizzati al meglio. Ecco qualche consiglio per trovare la formula vincente.

Scrivere le conclusioni di una tesi

scrivere tesi compilativa

Sei di fronte al tuo pc. La pagina bianca è molto più bianca del solito. Le tue occhiaie non si riescono più a camuffare, neanche con il miglior fondotinta Estèè Lauder. Hai già trascorso giorni e notti davanti allo schermo del computer. Ma ora tutta questa trepidazione ha una sola motivazione: scrivere le conclusioni della tua tesi compilativa. Tutti intorno a dirti che la tesi compilativa è semplice, che è un gioco da ragazzi. Solo chi ne ha fatta una come l’hai fatta tu sa cosa significa. Non si tratta di una semplice panoramica su autori o teorie, ma di un discorso coerente intorno a un tema o uno studioso. E quella coerenza l’hai ottenuta solo dopo molto studio, molta scrittura e parecchie limature. Per non far sfigurare il tutto la conclusione dev’essere degna di tutto questo. Deve saper sintetizzare i vari capitoli senza ripetere inutilmente la pappardella, e alla fine deve restituire un’idea precisa della tua opinione. Sì, hai fatto una tesi compilativa ma non significa che non devi far emergere il tuo punto di vista.

Forse ti conviene iniziare riproponendo l’obiettivo della tua tesi. Magari scrivendo un incipit d’effetto, sintetico e chiaro, che sottolinei nuovamente dove qual era la meta concettuale di questa tua prima pubblicazione. Introduzione e conclusione possono essere complementari. Se proprio non ti viene in mente niente rileggere il capitolo introduttivo smuoverà le acque del tuo spirito creativo e autoriale.

Le conclusioni della tesi: gli errori da non fare

Ci sono capitate tra le mani tesi molto ben fatte, ma che sul finale non sono riuscite a mantenere alta la qualità. Come mai? Perché hanno commesso degli errori, banali quanto gravi. Nel caso delle conclusioni di una tesi compilativa o anche chiamata descrittiva, in cui le teorizzazioni hanno un peso rilevante e rivestono un ruolo di una certa importanza non ci si può dilungare troppo a parlare di esperienze personali. La personalizzazione del testo va bene. Ma non dopo un’excursus generico. Non incalzare con storie che ti appartengono – e magari sono anche inerenti alla materia – ma non hanno molto a che vedere con lo stile che hai scelto fin dall’inizio.

Ecco una lista completa delle cose da non fare:

  • Evita di proporre il riassunto della tesi
  • Non ripetere troppo gli argomenti trattati
  • Non valutare da solo quello che hai scritto
  • Non essere prolisso
  • Non fare ringraziamenti

Scrivere la tesi e la conclusione: tempi e modi

Il tempo è una risorsa preziosa, te ne sarai reso conto subito, fin dal primo giorno in cui hai iniziato a studiare. E hai pensato “non ce la farò mai”. Anche questa è un’altra di quelle cose che abbiamo pensato tutti, e ti sveliamo un segreto. Molte persone che hanno preso più di una laurea continuano a fare lo stesso pensiero ad ogni stesura della tesi. Chissà, sarà una sorta di maledizione dello “studente”, un malessere che assale solo coloro che arrivano alla fine, per testare la loro sopportazione. Se ti stai cimentando per la prima volta con la scrittura della tesi compilativa o non, be’… tieni duro, da questa esperienza imparerai tantissime cose e te le porterai nel tuo bagaglio di conoscenze per affrontare meglio il resto.

Quello che ci teniamo a sottolineare in questo paragrafo è l’importanza di un tempo in cui sia contemplata anche la possibilità di staccare un po’. Le conclusioni della tesi arrivano solitamente dopo molto lavoro, si è spesso stanchi e vicino all’esaurimento. Per questo è meglio prendere una pausa. Dopo qualche giorno tornerai fresco sulle pagine e le parole fluiranno da sole. Cerca di adottare uno stile leggero, comprensibile e dinamico. I lettori arrivano a questo ultimo capitolo dopo aver letto moltissime pagine. Possono stufarsi dopo poche righe, soprattutto quando si tratta di argomenti come giurisprudenza, o ingegneria.

Infine vogliamo ricordarti che non è proprio carino l’autoelogio spinto, ci vuole modestia nella vita e nella tesi compilativa ancora di più. Probabilmente hai citato testi di grandi studiosi, pubblicazioni di menti eminenti, metterti sullo stesso piano se sei fresco di laurea non sarà visto bene da nessuno. Farai la figura dello spavaldo. Tra l’altro può essere rischioso, perché se mostri tutta quella sicurezza in te e nella tua tesi potrebbero farti domande molto specifiche e addirittura spinose, per metterti in difficoltà. Dai, scendi a terra, cammina sereno verso la meta, stai giungendo a destinazione. La corona ti spetta, ma solo dopo aver stretto la mano alla commissione.


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