Cosa dire al primo colloquio? Le risposte alle tue domande

È importante sapere cosa dire al primo colloquio. È importante sapere come affrontare una delle situazioni che genera più ansia e stress in assoluto. Oltre alle tecniche di meditazione zen per contenere l’agitazione è utile prepararsi eventuali risposte. Non studiarle a memoria, ma almeno possedere un’idea chiara di quello che vuoi mostrare di te a seconda delle domande che ti rivolgeranno. Ecco i nostri suggerimenti per affrontare con il giusto piglio questa esperienza che può rivelarsi rivoluzionaria per la tua vita.

Cosa dire al colloquio: le domande

Di solito funziona così. Arrivi, vieni accolto in una location più o meno confortevole, ti siedi di fronte ad una scrivania. E a questo punto se sei una persona dalla psicologia particolarmente fragile inizi ad agitarti come se stessi di fronte al patibolo, se hai mediamente fiducia in te stesso attendi con calma e lucida presenza. La seconda opzione è la migliore, se sei un eterno insicuro cerca di lavorare prima di tutto su te stesso per affrontare il colloquio di lavoro al meglio e non viverlo come un dramma.

Un dettaglio che può fare la differenza e aiutarti ad affrontare al meglio questo momento è conoscere anticipatamente quali saranno le domande. Rispondere alle domande del colloquio sapendo già cosa dire è tutta un’altra storia. Proprio per questo, perché ti vogliamo bene e ci teniamo a ridurre il tuo livello di ansia e stress, ecco che ti forniamo un articolo in cui “origliare” anticipatamente per scoprire quello che ti aspetta.

Rispondere alle domande del colloquio

cosa dire al colloquioGià di tuo ti poni un sacco di domande. Ma le domande del colloquio sono un’altra cosa. Alle tue puoi trovare le risposte in tempi e modi non definiti, mentre a quelle che ti pone il recruiter devi rispondere subito, prendendoti solo una piccola pausa per riordinare le idee. Non esiste “l’aiuto da casa”. Ma è un po’ quello che vogliamo fornirti adesso, una possibilità per non arrivare al giorno del colloquio impreparato. Vuoi sapere quali domande ti aspettano? Ma soprattutto, vuoi sapere cosa ti conviene rispondere? Ecco gli spunti per fare un’ottima figura.

Mi parli di lei

La più frequente domanda del colloquio di lavoro. La più brutta, ammettiamolo. Se non hai un’attitudine loquace farai la figura del pesce lesso. Ma ti aiutiamo a rispondere. Qui si parla di lavoro, ma anche di te. Quindi va bene parlare del corso di laurea che hai frequentato, di eventuali master e di come hai raggiunto i diversi step di formazione e di professione. Ma soprattutto della motivazione. Cosa ti ha spinto a fare quelle scelte? Cosa ti ha colpito dei vari contesti? Porta umanità in ciò che dici, non cercare di apparire freddo e distaccato, ma responsabile ed entusiasta.

Perché vuole lavorare in questa azienda?

Te lo sarai detto mille volte. Loro però vogliono sentirselo dire per la prima volta e magari in maniera diversa da quella che hai pensato e ragionato tu. Escludiamo risposte che possono in qualche modo denigrare l’azienda in questione. Se punti ad utilizzarla come trampolino di lancio per un’altra esperienza, se è una scelta dettata solo da questioni logistiche, se era l’ultima cosa che avresti voluto ma sei stato obbligato a cercare per colmare le aspettative sociali nei tuoi confronti. Ecco, tutte queste ragioni non possono essere esplicitate.

Lasciamo ampio spazio alle risposte concrete e pratiche. L’azienda offre la possibilità di apprendere nuove abilità e migliorare in alcuni settori che finora hai soltanto sfiorato. L’azienda si mostra innovativa nell’uso della tecnologia, e tu credi nel valore dell’innovazione. Prova a trovare risposte che da una parte mostrano le tue brillanti intuizioni e dall’altra lasciano emergere i punti di forza dell’azienda.

Perché pensa di essere adatto a questa posizione?

Conosci la differenza tra hard skills e soft skills? Le prime sono le competenze tecniche, le seconde quelle di tipo relazionale. Diciamolo in parole chiare e semplici. Sei un drago in ingegneria ma non sei capace di comunicare con gli altri e di organizzare il lavoro in maniera ottimale, allora a cosa ti serve la tua laurea? Il bagaglio di competenze viaggia solo su binari solidi, fatti di abilità che non sono solo nozioni. La capacità di resistere alle sollecitazioni dello stress, unitamente all’entusiasmo, la solarità e la collaborazione si allenano, ma molto spesso possono essere innate.

Come immagina il suo futuro tra cinque anni?

La nostra domanda del colloquio di lavoro preferita. I recruiter la usano spesso. Dice molto di più di quello che potrebbe dire focalizzarsi sul passato ed elencare barbosissime esperienze di master di ogni tipo. Ma tu in fondo cosa vuoi diventare? Questa domanda ci mette in contatto con le ambizioni ma anche con i talenti, perché sicuramente darai importanza agli ambiti che hai sviluppato e a quelli che senti affini. Ad esempio un web master vuole integrare competenze di grafica e design e una psicologa abilità nel settore della formazione. Siamo tutti costituiti da meravigliosi tasselli di sogni, racconta i tuoi ai recruiter. Senza troppa poesia, ma con convinzione e determinazione, siamo certi che resterà colpito e che la posizione sarà tua.


CHIEDI INFORMAZIONI

icona link