Cyberbullismo e violenza online il corso di Unicusano a Verona
Purtroppo si sente sempre più spesso parlare di cyberbullismo e violenza online. Un fenomeno preoccupante, figlio di questa epoca moderna dove tutto è digitale e, spesso, poco controllato.
Cerchiamo di capire meglio di cosa si tratta.
Cyberbullismo e violenza online
Quasi tutti conoscono il bullismo. Ovvero atti violenti, sia fisici che verbali, compiuti da ragazzi spesso molto giovani nei confronti di compagni più indifesi e soli. Esiste però una differenza fondamentale tra bullismo e cyberbullismo. Il primo avviene in un momento in cui esiste un contatto fisico, visivo, di prossimità tra vittima e aggressore. Il secondo invece avviene tramite la rete.
Il che significa che l’eco e la portata della violenza sono enormemente più grandi rispetto ad un episodio di bullismo. Basti pensare ad un ragazzo che a scuola subisce un attacco di bullismo. Sicuramente è doloroso, difficile ma l’ambiente è circoscritto. Non meno grave ovviamente. Il problema è che se un’aggressione avviene tramite la rete, ad esempio cyberbullismo su facebook dove vengono pubblicate foto o commenti violenti, significa che la platea delle persone raggiunte è potenzialmente infinita.
Per questo si parla anche di cyberbullismo e cyberstalking. Alcuni episodi recenti cyberbullismo hanno avuto conseguenze gravissime. Ragazzi adolescenti che, non potendo sopportare più il peso della vergogna e del dolore provato, hanno deciso di togliersi la vita.
Ecco perchè cyberbullismo e violenza online sono fenomeni assolutamente da non sottovalutare. Ed, anzi, da monitorare cercando di prevenire e correggere i comportamenti dei ragazzi. Ma come fare?
Cyberbullismo come difendersi
Ovviamente bisogna essere coscienti che alcuni tipi di atti posti in essere da questi ragazzi sono classificati come reati. Il cyberbullismo è reato.
La prevenzione passa prima di tutto nell’ambito familiare. I genitori devono riuscire ad essere sensibili ed osservare i propri figli. Cercando dialogo e comunicazione. Non solo per capire chi è stato vittima di atti violenti. Ma anche chi può esserne l’artefice.
Cyberbullismo e famiglia è un binomio che non può mai essere separato, perchè la soluzione del problema parte dal nucleo familiare.
Un altro punto fondamentale è la scuola. Ambiente dove si sviluppa, di solito, la relazione tra vittima e carnefice. Quindi gli insegnanti devono avere lo stesso ruolo che genitori hanno dentro le mura domestiche.
La sensibilizzazione dei ragazzi passa sia dalla famiglia che dalla scuola.
A questo proposito, e dato anche l’importanza del tema trattato, la Sip, società scientifica della categoria dei pediatri, insieme alla Polizia ed a Facebook ha stilato un vademecum anti bullismo.
Una raccolta di indicazioni per aiutare genitori e ragazzi a prevenire, riconoscere e denunciare i fenomeni di Cyberbullismo.
Inoltre, soprattutto per coloro che lavorano in ambienti scolastici, o sono a contatto con i ragazzi, è consigliata una formazione specifica.
Come il corso di perfezionamento ed aggiornamento professionale sul bullismo e cyberbullismo che Unicusano, a Verona, ha attivato.
Se sei interessato chiedi maggiori informazioni compilando il form qui accanto.
Perchè il cyberbullismo può e deve essere fermato, ma prima bisogna conoscerlo e riconoscerlo. E per farlo bisogna essere preparati.