Laurea in Ingegneria Gestionale a Verona: ecco perchè sceglierla

Laurea in ingegneria gestionale: perchè sceglierla?  Potrebbe sembrare una domanda banale ma non lo è. Quando si decide di voler iniziare un percorso universitario si deve affrontare subito una prima scelta: quale facoltà? Se la propensione va per ingegneria il problema non è ancora risolto. Si perchè ingegneria ha tantissimi indirizzi. Quindi la domanda resta: perché tra tutti proprio gestionale?

Ci sono tantissimi motivi. Vediamone alcuni.

Ingegneria gestionale: cos’è ed in cosa consiste

La facoltà di ingegneria gestionale è un percorso di studi che dura, come le altre lauree, un triennio.

Durante questi anni vengono affrontate varie discipline.
E’ un’ottima scelta perché fonde insieme le caratteristiche principali dei tradizionali corsi di ingegneria con quelli di economia.

Infatti l’ingegnere gestionale, differisce dagli altri laureati in ingegneria in quanto ha una conoscenza approfondita delle tecniche decisionali e delle strategie d’impresa. Allo stesso tempo, però, si distingue dai laureati in economia perché sviluppa competenze come l’approccio modellistico-quantitativo ai problemi decisionali.

E’ una figura specializzata nella progettazione, organizzazione e gestione di imprese o di settori di imprese e organizzazioni. Infatti, tra le materie trattate, figurano anche economia applicata all’ingegneria, gestione aziendale e gestione sistemi produttivi.

Una risorsa importante quindi per le aziende. In Italia la strategicità di questa figura e, quindi, la necessità di introdurre un percorso di studi universitario specifico, è stata vista per la prima volta tra la fine degli anni 70 e gli inizi dell’80. A promuovere il riconoscimento di ingegneria gestionale come corso di laurea è stato Beniamino Andreatta, consigliere di Aldo Moro.

Benché l’Italia sia arrivata un pò in ritardo (in America questo percorso di studi esiste dagli anni ‘30) ha comunque riconosciuto l’importanza di formare figure professionali così specializzate. Oggi è un corso ampiamente riconosciuto e presente ormai ovunque.

Ovviamente al termine della triennale è possibile, e consigliabile, proseguire con la biennale specialistica. Infatti, il mercato di oggi, richiede professionisti sempre più specializzati e formati.

Sicuramente è un ottimo percorso di studi, questo è ora più chiaro. Ma dopo aver conseguito i titoli di studio che prospettive ci possono essere?

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Ingegneria gestionale: quali sono gli sbocchi professionali

Le opportunità di lavoro sono davvero tante. Potrebbero essere riassunte in: libera professione, le società o l’inserimento in un contesto aziendale.

  • Libero professionista:

Per poter esercitare la professione di ingegnere è obbligatorio l’iscrizione  all’Albo e alla previdenza di categoria Inarcassa.

La legge infatti stabilisce che un ingegnere titolare di partita iva, per poter lavorare liberamente deve prima sostenere un esame di stato. Superato questo si può fare richiesta di iscrizione all’ordine. A seconda del titolo di studio conseguito sarà possibile l’iscrizione alla Sezione A ( per candidati con la specialistica) o alla Sezione B ( per chi possiede solo la triennale). Ovviamente la Sezione b di appartenenza determina delle limitazioni di operatività nella professione che invece sono garantite agli iscritti alla A.

Non è tutto. Esiste anche l’obbligo di iscrizione alla Cassa Previdenziale di categoria l’Inarcassa. Per le libere professioni infatti non è possibile ne prevista l’iscrizione ad altri Enti previdenziali se non il proprio.

  • Le società di ingegneria o le società tra professionisti:

E’ l’unica modalità alternativa per cui è ammesso l’esercizio della libera professione. Ovvero è permesso a liberi professionisti di costituirsi in forma societaria in tre modalità.

Società di ingegneria: costituite come società di capitali con oggetto sociale attività tipiche professionali degli ingegneri;

Società di professionisti: sono sempre costituite come società di capitali ma i soci sono esclusivamente professionisti iscritti all’albo. L’oggetto sociale  è lo stesso;

Società tra professionisti: istituite con la Legge 183/2011 e D.M. n. 34/2013 è una società di persone ( non di capitali) e come oggetto devono avere sempre attività tipicamente professionali ma in questo caso possono essere interdisciplinari. Ad esempio è possibile che diversi professionisti, ciascuno per il proprio campo, decidano di associarsi insieme in questa nuova forma societaria.

  • L’inserimento in azienda:

Una carriera aziendale è assolutamente una valida alternativa alla professione. Moltissime aziende sono alla ricerca di figure professionali di questo tipo. Ovviamente la modalità assunzione è quella tipica aziendale per cui non sarà necessario né iscriversi all’albo professionale né all’Inarcassa. In questo caso infatti sarà il CCNL a determinare l’Ente pensionistico di riferimento, che di solito è l’INPS.

Come ruoli da poter ricoprire in azienda c’è l’imbarazzo della scelta.

Si può andare da addetto alla produzione logistica, agli approvvigionamenti. Dal Controllo di direzione al controllo e gestione qualità. Interessanti sono le carriere come project managment o addetto ai processi gestionali aziendali.

Tutti questi ruoli sono rivolti principalmente ad aziende di produzione o costruzione. Ma l’ingegnere gestionale è ricercato anche in altri settori come quello della distribuzione e dei trasporti. Infine, non c’è dubbio che la consulenza aziendale, l’informatica e le telecomunicazioni sono i campi dove questa figura può apportare un contributo di grande valore aggiunto.

Se questo percorso risponde ai tuoi obiettivi richiedi informazioni sui corsi di Unicusano compilando il form qui accanto.

 


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