Ingegneria industriale biomedica: la mano artificiale italiana

Durante il momento della scelta di una facoltà tante sono le domande che si pongono i ragazzi. Soprattutto perché spesso non si conoscono gli sbocchi pratici di un corso di studi. Vediamo allora un esempio di grande valore: Ingegneria industriale biomedica, la mano artificiale italiana.

Iniziamo dall’ingegneria industriale biomedica. Cos’è? in cosa consiste?

E’ una branca del percorso di studi di ingegneria. Questa laurea fornisce gli strumenti base tipici dell’ingegneria come la matematica, la fisica, la quantificazione e schematizzazione di problemi complessi. Il campo applicativo finale di queste conoscenze, però, è la biomedica. Ovvero lo studio di sistemi biologici e fisiologici e i dispositivi artificiali studiati e creati per interagire con questi sistemi.

Una branca, quindi, di grande impatto scientifico e tecnologico. E’ la fusione tra la conoscenza scientifica di sistemi matematici e fisici applicata alla vita reale. E’ incredibile pensare a cosa è possibile fare oggi in campo medico con la tecnologia e la conoscenza che si possiede.
E questo ci porta al secondo interrogativo.

Quale è un possibile sbocco lavorativo concreto per ingegneria industriale biomedica?

L’esempio migliore lo può dare la cronaca contemporanea.

Non tanto tempo fa, infatti, è stata presentata la mano artificiale di ideazione e creazione tutta italiana. Un’innovazione che ha avuto un ottimo successo in campo scientifico internazionale e che ha il merito di essere stata progettata ed assemblata da un team di ricercatori italiani.

Grazie alla collaborazione tra Inail ed Istituto Italiano di Tecnologia, per questi ricercatori è stato possibile realizzare il primo prototipo di mano artificiale, di derivazione robotica.

Un apparecchio all’avanguardia, leggerissimo, in grado di rispondere, come mai nessun altro prototipo prima, agli impulsi trasmessi dall’utilizzatore.
La protesi, infatti, è dotata di sensori elettromiografici che permettono di convertire i segnali elettrici inviati dal cervello in movimenti in tempo reale.

Inoltre, grazie all’inserimento di tendini artificiali, la protesi è in grado di riprodurre la maggior parte dei naturali movimenti della mano umana in maniera eccellente.

Chi ha testato questa protesi ha detto che è molto facile da controllare ed è riuscire ad eseguire movimenti anche complessi. Come ad esempio versarsi un bicchiere d’acqua, lavorare con il trapano e scrivere.

Ecco, quindi, un ottimo esempio di cosa è possibile fare prendendo questo percorso di studi. Ed è solo l’inizio.
Perché il campo della biomedica è sempre, costantemente in espansione. Grazie a ricerche, miglioramenti tecnologici e la passione dei ricercatori che lavorano.

Unicusano, tra i vari corsi di laurea offerti, propone anche Ingegneria industriale biomedica.

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