Ringraziamenti formali: cosa sono e come si scrivono
Siete arrivati al fatidico momento della redazione della tesi di laurea? Allora vi troverete anche di fronte al momento di capire come scrivere i ringraziamenti formali: qualche riga con cui lo studente ringrazia la commissione (e in special modo il relatore ed il correlatore) per l’aiuto, il sostegno e la collaborazione nella stesura della tesi.
Dunque, se vi trovate nel momento di dover iniziare a scrivere i ringraziamenti tesi, questo è l’articolo che fa per voi: lo staff dell’Università Niccolò Cusano di Verona vi aiuterà nel trovare la forma ed il linguaggio giusto per formalizzare i vostri ringraziamenti e rendere completo il lavoro di tesi.
Iniziamo col dire, prima di scendere nel dettaglio, che i ringraziamenti della tesi di laurea devono avere una struttura precisa; vediamo quale…
Come prima cosa è fondamentale non dimenticare di ringraziare il relatore ed il correlatore (eventuale) con parole classiche e formali come ad esempio:
Vorrei innanzitutto ringraziare il professor Rossi, relatore di questa tesi di laurea, per l’aiuto fornitomi in tutti questi anni di studio e la grande conoscenza che mi ha donato, per la disponibilità e precisione dimostratemi durante tutto il periodo di stesura del lavoro di tesi. Colgo altresì l’occasione per ringraziare sentitamente il professor Bianchi, mio correlatore, per la stima e la gentilezza che ha sempre mostrato nei miei confronti.
Dopo questa formula introduttiva, a cui può seguire un generico ringraziamento per lo staff universitario e per eventuali colleghi di lavoro conosciuti nel corso del tirocinio formativo, è bene spendere qualche parola di ringraziamento per la famiglia che – nella maggior parte dei casi – ha accompagnato lo studente nel percorso formativo. È possibile usare una formula come:
Un grande ringraziamento a mia madre e mio padre che, con il loro sostegno in ogni momento della vita, mi hanno permesso di arrivare fin qui davanti a voi oggi, contribuendo alla mia formazione personale.
Successivamente, tutti gli studenti scelgono di dedicare parole più o meno formali agli amici e ai colleghi universitari, compagni di studi. Senza scendere troppo nel dettaglio, è possibile usare formule come:
Infine, colgo l’occasione per ringraziare tutti i miei amici: avete avuto un peso determinante nel conseguimento di questo risultato, punto di arrivo e contemporaneamente di partenza della mia vita. Grazie per aver condiviso con me in questi anni le esperienze più importanti, vi voglio bene.
Dedica tesi e ringraziamenti: ecco cosa sono e come scriverli
Iniziamo parlando dei ringraziamenti da scrivere nella tesi di laurea; vedremo più avanti nel corso dell’articolo dove devono essere posizionati, adesso interessiamoci alla loro forma e al contenuto.
Come già detto è importante che questi siano scritti con uno stile rigoroso e formale e che – se proprio non potete fare a meno di inserire dettagli goliardici o amorosi – questi siano presenti solo nelle copie “personali” della tesi e non in quelle consegnate in segreteria e alla commissione di laurea.
Oltre alla pagina di ringraziamenti nella tesi è possibile inserire anche una breve dedica: questa deve constare in una o due righe che possono riprendere una citazione da qualche autore famoso (anche slegato da quello che è il contesto su cui poggia l’argomento della tesi di laurea) oppure una “intitolazione” a qualche persona particolarmente influente.
Ma nel dettaglio, come impostare la dedica? Alcuni suggerimenti sono i seguenti:
A Mario, il mio amico e mentore
Dedicata a Mario
In memoria di M.
Dunque, una riga nella quale si può esplicare solo il nome della persona a cui è dedicata oppure corredata da due parole di spiegazione sul perché si sia scelto proprio quel nome per dedicare la tesi.
Poi, in presenza di citazioni famose nella dedica, bisogna regolarsi di conseguenza: scegliere una frase famosa che possa raccontare il sentito del laureando, i suoi pensieri e le sue emozioni. Vanno benissimo frasi di canzoni o brevi frasi di romanzi (basta che siano molto brevi e non poemi). Ecco alcuni esempi:
La pura ricerca è quando faccio quello che non so fare. (Werner von Braun)
Solo il cambiamento è eterno, perpetuo, immortale. (Arthur Schopenhauer)
Non c’è niente di costante, tranne il cambiamento. (Buddha)
Formalmente la dedica va scritta in un font più piccolo e allineata a destra al centro del foglio.
Sia ringraziamenti sia dediche possono essere presenti entrambi nella tesi, a patto che non si sovrappongano in maniera ridondante.
Dove scrivere i ringraziamenti nella tesi: ecco tutti i suggerimenti
Ma dove inserire i ringraziamenti? La dedica deve essere scritta nella prima pagina, subito dopo il frontespizio.
Nella pagina seguente è possibile inserire la pagina con i ringraziamenti (dunque, prima dell’indice), cercando di farli entrare tutti in un unico foglio. Altrimenti, è possibile anche inserirli al termine dell’elaborato scritto dopo la bibliografia.
Questa struttura non è ferrea e ciascuno può trovare la migliore soluzione più adatta allo stile scelto per la stesura della tesi.
Avete capito ora come scrivere ringraziamenti perfetti? Raccontateci nei commenti come avete deciso di impostare i vostri…