Le 9 leggi più strane d’Italia
Quando parliamo di diritto non sempre parliamo di qualcosa di chiaro, preciso e logico. Le leggi più strane in Italia hanno suscitato l’ilarità di molti e lo sdegno di altrettanti, ma non è un fenomeno soltanto italiano. Anche nel resto del mondo capita di scoprire che ci sono leggi assurde, istituite decenni prima ma tuttora in vigore, che sembrano uscite da un film comico o grottesco e spesso creano situazioni paradossali. Le leggi italiane strane vengono a volte contestate, ma in realtà le contestazioni servono a ben poco, una volta che sono state stabilite o si attende un loro annullamento oppure non ci può fare molto: bisogna rispettarle. Studiare Giurisprudenza a Verona non ti renderà immune dagli effetti della legge ma potrebbe metterti a conoscenza delle situazioni più insolite in cui il diritto interviene. Per permetterti di evitare qualche inconveniente abbiamo stilato questa lista.
Leggi più strane in Italia
Le leggi più assurde in Italia non tutti le conoscono, forse solo coloro i quali si sono visti recapitare una multa o una sanzione a seguito dell’infrazione di una legge di cui non sapevano niente. Sei curioso? Ti sei iscritto a Giurisprudenza proprio perché subisci il fascino discreto delle leggi? Sappi che queste sono davvero strane, improbabili e a tratti senza senso. Sicuramente la loro origine affonda nel diritto e nella storia sociale delle regioni, delle province e dello stato in cui sono istituite. Ma ora rimane solo la loro efficacia. Ecco qui una breve lista di quelle che sono state definite le leggi italiane più strane:
- L’articolo 121 del T.U.P.S. del 18 giugno 1931, terzo comma, vieta il mestiere di ciarlatano.
2. In Veneto e precisamente ad Eraclea, in provincia di Venezia, non si può vagare per la spiaggia senza maglietta, ma non basta, non si può neanche per costruire castelli di sabbia, raccogliere conchiglie e prelevare sabbia.
3. A Lerici non si circolare per la cittadina indossando esclusivamente un costume, anzi questo scandaloso outfit non può essere sfoggiato neanche per stendere gli asciugamani fuori dai balconi e dalle finestre.
4. Niente massaggi da personale ambulante sulle spiagge di Emilia Romagna e Toscana, a meno che non si sia disposti a sborsare una cifra astronomica per godersi una mezz’ora di relax (multa da 2 mila a 10 mila euro)
5. A Sirolo, un meraviglioso borgo della Riviera del Conero nelle Marche, non si occupa il posto in spiaggia lasciando un asciugamano, non solo perché non è buona educazione ma anche perché si rischia di essere totalmente fuori legge
6. Continuiamo questa panoramica sulle leggi più strane italiane: chi pensava di mangiare un panino o di calzare un paio di zoccoli a Capri o a Positano deve toglierselo assolutamente dalla testa. It’s not possible! - Sempre a Positano il sindaco ha dovuto bandire i fuochi d’artificio durante le feste private. Ma il sabato via livera ai giochi pirotecnici. Dal momento che la legge era stata motivata come una misura antincendio dobbiamo intuire che il sabato il fuoco è forse meno probabile.
- A Sorrento sono gli artisti di strada a stare nel mirino delle leggi insolite italiane. Un’ordinanza vieta di sostare nello stesso posto per più di quindici minuti: 500 metri più il là sono sufficienti.
9. A Brescia le gradinate dei monumenti storici sono considerate off limits. Qualche turista ha già subito le conseguenze per aver osato sostare sui gradini: multe salatissime.
Leggi italiane strane: quando il diritto va oltre la comprensione
Come avrai notato tu stesso queste leggi non sono poi così terribili. Si tratta, molto spesso, di norme che tutelano il bene collettivo, il decoro, gli interessi di tutti. Però a volte hanno quel risvolto comico, o assurdo, che le rende paradossali. Come la legge contro i fuochi d’artificio che non contempla il sabato, oppure il non poter girare con gli zoccoli per le vie di un paese. Si può non essere d’accordo ma con un po’ di buona volontà si comprende perché esistono queste leggi assurde in Italia.
Ce ne sono altre, invece, che forse non risultano “improbabili” ma che hanno comunque suscitato malcontento nella popolazione italiana. Considerate un po’ assurde e soprattutto molto ingiuste spesso sono causa di dibattito anche tra i giuristi, gli studenti di giurisprudenza e gli esperti di diritto in generale.
Un esempio di questa tipologia di leggi possono essere le multe stradali. Se è lecito che ci siano delle sanzioni per coloro che non rispettano il codice della strada è anche vero che le contravvenzioni a volte seguono logiche un po’ discutibili. L’importo della sanzione, non essendo commisurato al reddito della persona multata, spesso non riesce a far desistere da comportamenti illeciti le persone più abbienti, che perseverano non curandosi di quella decina di euro che gli viene sottratta pur di continuare a fare i propri interessi per strada. Per ovviare a questo problema che ha spesso suscitato clamore e sollevazioni si è stabilito il sistema dei punti della patente, che tocca tutti indiscriminatamente.
Norma per il mantenimento dell’ex moglie
Un’altra ad essere considerata una delle più strane leggi d’Italia è quella sul mantenimento dell’ex coniuge e in particolare dell’ex moglie. Parlare di questo tema non è così semplice, neanche quando si possiede un master in Giurisprudenza. Il sistema sociale e culturale è così improntato su logiche sfavorevoli per le persone di sesso femminile che spesso viene difficile comprendere come intervenire in materia. L’obbligo di mantenimento per l’ex moglie viene stabilito dal giudice valutando la durata del matrimonio e un’altra serie di parametri. Questo però comporta un problema di fondo che mina molti matrimoni. La separazione pone le parti in una condizione conflittuale che satura i tribunali italiani. Più volte si è parlato di istituire gli accordi pre matrimoniali, per fare in modo che entrambi i coniugi in caso di separazione sappiano a cosa vanno incontro, ma anche in questo caso siamo davanti a dinamiche in cui si intersecano argomenti di altra natura: psicologici, antropologici, sociologici, che non possono essere gestiti esclusivamente dal diritto in modo così arbitrario.
Leggi assurde in Italia
L’ultimo paragrafo lo vogliamo dedicare a un argomento particolarmente scottante nel nostro paese: le tasse. Vengono considerate ingiuste, ma nella stragrande maggior parte dei casi sono necessarie. Alcune più di altre sono contestate, un esempio esplicativo è quello della tassa di successione. Perché mai al momento della morte di una persona cara colui o colei che succede nella proprietà si deve trovare nelle condizioni, in un momento di grande sofferenza, di sborsare un’ingente somma di denaro. Di leggi ingiuste ce ne sarebbero altre da nominare. Un’altra è il bollo auto sui veicoli a motore. Non essendo un oggetto di lusso la macchina non dovrebbe sottostare a questo genere di pagamento, eppure tuttora ci ritroviamo a pagare questa cifra. Stesso discorso per il pignoramento, vietato per la prima casa ma non per la prima auto, che è ormai da considerare un bene primario in quanto consente la mobilità e gli spostamenti necessari per assolvere ai bisogni essenziali dell’individuo.
Nonostante questa lista di leggi italiane strane ci sentiamo di dire che la legge è un’istituzione che deve conoscere le sue regole e i suoi limiti, e che al di là di quello che sono le opinioni generali è opportuno studiare per intervenire in un dibattito su queste tematiche.